Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 104 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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Qualche anno fa, nel 1972, un «Mensile del mondo occulto e misterioso» pubblicava un ampio articolo su un preteso ordine iniziatico di «Eletti Cohen», con riferimenti abbastanza precisi.
(Guénon aveva nettamente affermato circa l'inesistenza di una continuità dell'Ordine fondato da Martinès de Pasqually)
Vi si indicava tra l'altro che, dopo una «moderna rinascenza» degli «Eletti Cohen» ad opera di dignitari dello Scozzesismo Rettificato, dal 1943 alla testa di tale ordine si era posto «Aurifer (Robert Ambelain)», che «provvide a un pratico rinnovamento dell'Ordine e alla sua espansione nella Francia occupata. Infine, il 29 giugno 1967 si ebbe il passaggio dei poteri e dei diritti, dei doveri e degli archivi cohen da Aurifer all'italiano Hermete (I.M.) - [Iniziali di Ivan Mosca, al secolo Giovanni Mosca, che fu Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d'Italia dal 1978 al 1982] n.d.r. -, l'attuale sovrano dell'Ordine» «(Dietro il cui pseudonimo si cela un noto pittore italiano)»...
...poiché secondo quanto sopra indicato la pretesa autorità a cui si ricollega la suddetta organizzazione è precisamente Robert Ambelain, autore di numerosi libri, può essere istruttivo riferirsi ad essi.
Uno dei più significativi è probabilmente "Dans l'ombre des Cathédrales", a proposito del quale una recensione di René Guénon venne pubblicata nel 1945, e ripubblicata nel 1973 nella raccolta postuma di "Comptes-Rendus" . In tale recensione, Guénon avvertiva che la corrente di cui Ambelain è l'espressione trae forza appoggiandosi a tracce di una reale iniziazione di tipo Kshatriya , deviata però «al punto di aver perduto ogni contatto con l'ordine spirituale, il che rende possibili tutte le “infiltrazioni” di influenze più o meno sospette»...
...Ma il peggio è che ci troviamo di fronte a sistematiche deformazioni e contraffazioni di verità e simboli tradizionali...
...Mentre da un lato si cerca di screditare la tradizione religiosa ed iniziatica e di svuotarla del suo contenuto spirituale (affermando anche sfrontatamente che i detentori della tradizione sapevano segretamente che questo contenuto non è mai esistito), d'altra parte si direbbe che a bella posta si voglia lasciar pensare che in fondo il legame tradizionale può essere efficacemente utilizzato per quello che esso avrebbe di effettivo, e cioè quale potenza nella sfera sottile e psichica...