Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 113 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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Presso gli Indiani dell’America Settentrionale, in tutte le tribù senza eccezione, esiste, oltre ai diversi riti aventi un carattere collettivo, la pratica di una adorazione solitaria e silenziosa, considerata la più profonda e dell’ordine più elevato.
Infatti i riti collettivi presentano pur sempre un aspetto relativamente esteriore, anche se occorre fare, come in tutte le tradizioni, una distinzione fra i riti che potrebbero essere qualificati exoterici, cioè quelli a cui tutti partecipano indistintamente, ed i riti iniziatici...
Non solo è unicamente nel silenzio e con il silenzio che tale comunicazione può essere stabilita, poiché il «Grande Mistero» è al di là di ogni forma di espressione, ma è il silenzio stesso ad essere il «Grande Mistero».
Per comprendere correttamente quest’ultima affermazione, possiamo anzitutto ricordare che il vero «Mistero» è essenzialmente ed esclusivamente l’inesprimibile...
...vi è un’altra conseguenza sulla quale teniamo a richiamare più particolarmente l’attenzione concludendo questo nostro studio: il metodo di cui si tratta, opponendosi ad ogni dispersione delle potenze dell’essere, esclude lo sviluppo isolato e più o meno disordinato dei suoi elementi costitutivi e, in particolare, quello degli elementi psichici coltivati come fini a se stessi, sviluppo che è sempre contrario all'armonia e all'equilibrio dell’insieme...