Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 107 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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«Guida alla pseudo-tradizione» sarebbe stato un titolo più adatto per questo libro di Michele Leone: si tratta, infatti, di un corposo testo di circa 380 pagine, in cui, oltre a riciclate nozioni sulla storia della Massoneria e sui simboli massonici, emergono errori e fantasie, che rivelano l'influenza della mentalità moderna e l'incomprensione di principi tradizionali.
L'autore fa numerosi riferimenti alla filosofia e ai suoi principali rappresentanti (tra i quali Kant, «così sottovalutato nelle letture muratorie»), ignorando evidentemente la distanza incolmabile che separa questa materia profana da tutto ciò che attiene alla sfera esoterica ed iniziatica.
L'autore non disdegna neppure l'occultismo, tanto da citare Eliphas Levi, il quale così poco conosceva la Massoneria (e l'esoterismo in generale) da attribuirle «origini magiche» e da definirla una «grande associazione cabalistica»...
La confusa erudizione dell'autore (sfoggiata attraverso un lunghissimo elenco bibliografico di circa duecento autori, tra cui psicologi, occultisti e filosofi, per i quali l'autore mostra una palese simpatia), lo porta a commettere l'errore di considerare come rito iniziatico l'upanayana della tradizione indù ...
...Si tratta, dunque, di un samskâra, cioè di un rito di aggregazione, e non di un rito di iniziazione (dîkshâ)...
...si devono rilevare alcune scempiataggini riguardanti le «qualità per diventare Libero Muratore» ....
...Al fine di giustificare l'iniziazione delle donne con il rito massonico, l'autore espone alcune considerazioni (sotto forma di domande) ispirate alla sentimentalistica concezione democratica e ugualitaria ... È evidente che l'autore non ha mai sentito parlare delle «qualificazioni iniziatiche» ... ...