Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 117 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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Dopo aver preso in esame altre diverse forme di inizia-zione oggi esistenti , per completare il nostro quadro rimane da considerare l'iniziazione islamica. Abbiamo visto come tutte le altre, per ragioni diverse, presentano obiettivamente degli impedimenti all'accesso di donne occidentali aspiranti all'iniziazione.
L'iniziazione islamica, che non comporta nessuna discriminazione di sesso, di razza, di casta o di ambiente, è invece, di fatto, accessibile e praticabile in Occidente, a determinate condizioni certo non facili da realizzare, a cui accenneremo nelle pagine che seguono.
Desideriamo mettere subito in evidenza che il rendersi conto di questa situazione del tutto speciale della forma tradizionale islamica nei riguardi di una aspirante all'iniziazione non corrisponde minimamente ad un esclusivismo preconcetto, ma semplicemente ad una constatazione.
Questa constatazione è del resto corroborata da quanto venne indicato da René Guénon in varie occasioni, e, in particolare, dalla duplice possibilità pratica che egli prese positivamente in considerazione...
Molto è stato scritto in proposito in Occidente (anche se meno in italiano che in altre lingue europee), con molte notizie più o meno attendibili. Ad ogni modo, per i lettori che non sapessero ancora di quali sistematiche e spesso grottesche deformazioni sono capaci gli orientalisti, approfittando dell'ignoranza del pubblico e della complicità dei loro colleghi, dichiariamo che non è certo affidandosi semplicemente ai loro scritti che si può pensare di farsi un'idea corretta ed adeguata dell'Islàm, così come di qualunque altra forma tradizionale...