PER CHI SCRIVIAMO

Autore: Giovanni Ponte

Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 117 della Rivista di Studi Tradizionali.

Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.

... Il persistere di certi malintesi ci suggerisce la opportunità di alcuni chiarimenti che speriamo possano giovare a stabilire un rapporto più proficuo con i nostri lettori. Come abbiamo già detto, non intendiamo fare dei nostri scritti un'occasione di dissertazioni specializzate, più o meno inconcludenti e inefficaci.

Il punto d'incontro che riteniamo indispensabile con i lettori non è un compiacimento culturale di un genere particolare, ma anzitutto un'aspirazione. Non è facile definire tale aspirazione in un modo che non dia luogo ad equivoci. Potremmo parlare dell'aspirazione a ricollegarsi coscientemente a qualcosa che non sia soggetto alle vicissitudini e alla caducità del mondo che sta fuori e dentro di noi, cioè del mondo corporeo e del mondo psichico: e si potrebbe pensare qui alla dottrina indù riguardante la «corrente delle forme» al di là della quale si tratta di passare.

Con un paragone tratto da un'espressione popolare (che deriva da un noto simbolismo tradizionale), diremo che, se la vita è «una ruota che gira», vi è però un centro della ruota che non gira, intorno al quale si ordina tutto il suo movimento. In generale, la situazione dell'uomo contemporaneo è paragonabile a una posizione del tutto periferica sulla «ruota dell'esistenza», senza una possibilità effettiva di ricollegarsi al suo asse; tale situazione, in quanto permanga, comporta anche, per una logica inevitabile, il destino di rimanere schiacciati al termine del proprio ristretto ciclo di esistenza, ed infatti la morte corporea rappresenta comunemente per l'uomo moderno una chiusura definitiva del proprio orizzonte.

Il nostro discorso non è per chi si accontenti di questa condizione...

CONTATTI: Potete contattarci all' indirizzo di posta elettronica:  info@rivistadistuditradizionali.itstuditrad@gmail.com