Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 115 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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Il rapporto fra il Cattolicesimo e l’opera di R. Guénon, rapporto che non è poi altro che una specificazione di quello fra il medesimo Cattolicesimo e la Tradizione Universale, è stato come in un certo senso ci si poteva aspettare, il terreno su cui si sono esercitate con più veemenza le potenze avverse alla realizzazione delle finalità di questa stessa opera, che erano e sono essenzialmente quelle di rendere fruibili per coloro che saranno in grado di profittarne, gli insegnamenti e gli orientamenti necessari per non essere travolti dal Caos e dalla immane tormenta di tenebre dei tempi ultimi: quella «bussola infallibile» e quella «corazza impenetrabile» di cui lo stesso R. Guénon parla.
Quelle forze che, secondo le apparenze, producono e fanno proliferare certi fenomeni perversi che caratterizzano l’attuale fase ciclica, non agiscono soltanto alla frontiera degli ultimi esiti della modernità, tali forze si accaniscono anche, e a ragion veduta, verso le situazioni più arretrate nel cammino discendente, quelle che, per così dire, si trovano sulla soglia che potrebbe ricondurre a visioni e percezioni diverse del «mondo» e della «realtà», nel tentativo di sfuggire in qualche modo da quella sfera di condizionamenti e di illusioni che circonda e rende possibile il mondo moderno....