MARTINISMO, ELETTI COHEN E GRANDISSIMO EQUIVOCO

... L'attenzione suscitata in questi ultimi anni anche in Italia a proposito del «Martinismo» (o di ciò che è stato designato più o meno impropriamente con tale nome) ha fatto sorgere talvolta la questione di quale ne sia la vera natura, e di quale valore si possa attribuire alla supposizione di trovarvi una base autentica per la rivivificazione dell'iniziazione massonica.

Se ci si riferisce a Louis-Claude de Saint-Martin, vissuto due secoli or sono, si deve osservare che egli, dopo essere stato segretario e discepolo di Martinès de Pasqually, si ritirò da qualsiasi organizzazione, avendo assunto un'attitudine misticheggiante che comportava anche la negazione del valore delle pratiche rituali e dell'iniziazione, dimostrando cosi di non averlo mai realmente compreso...

...il cosiddetto «Ordine Martinista», inventato un secolo più tardi, deriva dalle interpretazioni escogitate da Papus e da altri (accompagnate anche da grossi sbagli sulla storia della Massoneria)...

...Queste considerazioni ci sembrerebbero già di per sé assai sufficienti ad escludere di trovare proprio in Martinès de Pasqually e nell'Ordine da lui fondato una via di rettificazione dell'iniziazione massonica; il suo caso è piuttosto, storicamente, un esempio abbastanza impressionante e ammonitore di degenerazione senza via d'uscita...

...E non si venga a dire, a questo proposito, che anche in autentiche vie iniziatiche le tecniche riguardanti le percezioni sottili possono avere un loro posto: tali tecniche hanno un senso valido in quanto siano attuate sotto la guida e il controllo costante di un vero Maestro spirituale che in quanto tale si situi appunto al di là della sfera illusoria di cui parliamo e dei suoi pericoli, e quindi in una condizione lontanissima da quella in cui operano tutti i cercatori di esperienze di cui qui si tratta...