Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 104 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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I due articoli che ripubblichiamo qui di seguito, «Martinismo, Eletti Cohen e grandissimo equivoco» e «Il Sovrano Aurifero e un'altra faccia del grandissimo equivoco», vennero pubblicati nel 1976, ed esordivano sottolineando il carattere di attualità degli argomenti trattati. Allo stesso modo riteniamo utile ora riproporli all'attenzione dei lettori poiché, per quanto i protagonisti non siano più gli stessi e certe situazioni si siano necessariamente modificate, si potrà facilmente notare come alcune attuali tendenze siano consequenziali rispetto alle precedenti e, allo stesso tempo, come esse si stiano sviluppando in diverse direzioni, con nuovi “apporti”, per di più supportate da vivaci fermenti di attivismo divulgativo...
Il «grandissimo equivoco» di cui è questione, e che ormai da secoli contamina tutto ciò che rimane di tradizionale in Occidente, è la confusione fra «psichico» e «spirituale». Per mancanza di una preparazione e di una comprensione teorica riferite ad un autentico insegnamento tradizionale, lo «spirituale» non viene nemmeno concepito e si scambia per tale uno sviluppo di modalità psichiche che, il più delle volte - complici le condizioni ambientali generali e le «correnti» che le alimentano, si dirigono non verso l'alto ma verso i bassifondi dello psichismo inferiore.
È questo il caso, come non ci stanchiamo di ripetere, delle interpretazioni di tipo psicanalitico...