L'ETERE NEL CUORE

Autore: René Guénon

Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 116 della Rivista di Studi Tradizionali.

Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.

... Alludendo in precedenza a quello che la dottrina indù chiama simbolicamente «l’Etere nel cuore», abbiamo in-dicato che ciò che viene così designato è in realtà il Principio divino che risiede, almeno virtualmente, al centro di ogni essere. Qui come del resto in tutte le dottrine tradizionali, si ritiene infatti che il cuore rappresenti il centro vitale dell’essere, e questo nel senso più completo che si possa concepire, poiché non si tratta soltanto dell’organo corporeo e della sua funzione fisiologica, ma questa nozione si applica ugualmente, per trasposizione analogica, a tutti i punti di vista e in tutti gli ambiti in cui si estendono le possibilità dell’essere considerato, dell’essere umano per esempio, dato che il suo caso, per il fatto stesso di essere il nostro, è evidentemente quello che ci interessa nel modo più diretto. Più precisamente ancora, il centro vitale è fatto corrispondere al più piccolo ventricolo cardiaco...

Se ci si limita a considerare il mondo corporeo, è proprio l’Etere, in quanto primo fra gli elementi sensibili, che vi svolge il ruolo «centrale» che va riconosciuto a tutto ciò che è principio in un ordine qualsiasi: il suo stato di omogeneità e di perfetto equilibrio può venire rappresentato dal punto primordiale neutro, anteriore a tutte le distinzioni e a tutte le opposizioni, da cui queste partono e in cui alla fine tornano a risolversi, nel duplice movimento alternato di espansione e concentrazione...

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