Questo Compendio della grammatica araba rappresenta, come può suggerire il titolo stesso, una sintesi delle regole grammaticali della lingua araba. Non si deve pensare, però, ad una specie di sommario: al contrario, si possono trovare molti dettagli grammaticali, che l’autore ha sistemato in modo organico, tralasciando gli elementi ormai desueti ed evitando di inserire gli orpelli tipici dei manuali moderni, che creano spesso confusione e sono più rivolti ad aumentare il numero delle pagine, per evidenti scopi commerciali (immagini folcloristiche, complicati termini tecnici, esercizi raffazzonati e corredati con testi non vocalizzati, che non saranno mai letti, scarno vocabolario allegato, che non verrà mai usato al posto di un serio dizionario, ecc.).
Lo scopo del Compendio è quello di fornire un “supporto” a coloro che, per diversi motivi (religiosi, scolastici, ecc.), si avvicinano alla lingua araba, la quale, specialmente per il fatto di essere una lingua sacra (che, dunque, “esprime significati che non sono solo letterali, ma anche profondamente simbolici”), oltre un certo livello, non può essere appresa autonomamente da un semplice manuale.
Come si legge nella prefazione del Prof. Alberto Ventura (docente di Storia dei Paesi islamici presso l’Università della Calabria), questo Compendio rappresenta “una piacevole novità, in quanto costituisce una felice via di mezzo fra l’astrattezza dei vecchi metodi teorici e l’eccessiva concretezza della manualistica più recente. Il Compendio non ignora termini ed espressioni anche moderne, ma al tempo stesso dimostra una cura oggi insolita verso la lingua classica e per i contenuti più squisitamente religiosi e tradizionali, ai quali il linguaggio arabo è ancora intimamente legato. Insomma, per chi voglia affrontare lo studio dell’arabo non solo per leggere un giornale, discutere di politica o dialogare in un supermercato, ma voglia essere in grado di misurarsi direttamente con la ricchissima tradizione scritta dell’Islām, questo Compendio costituisce il migliore strumento di partenza. Lo studioso non troverà qui un apparato di esercizi o testi da tradurre, perché il presupposto è che questa sintesi grammaticale dovrà servirgli da guida per confrontarsi direttamente con scritti di sua scelta e di suo interesse, fornendogli al tempo stesso una visione teorica delle strutture fondamentali della lingua araba e facilitandolo nel progressivo percorso di apprendimento”.