CENNI SULLA GLORIFICAZIONE DEL LAVORO

Autore: Ettore Viviani

Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 111 della Rivista di Studi Tradizionali.

Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.

... Tra le caratteristiche della mentalità moderna vi è in particolare quella di considerare il lavoro come un
mezzo per guadagnarsi da vivere; l’idea che un lavoro possa valere l’altro è, in questo senso, uno dei segni più evidenti della miopia intellettuale che affligge la presente umanità, poiché, sebbene chiunque nutra il desiderio di svolgere un lavoro gratificante, quasi mai lo si considera tale per qualcosa di diverso dall'aspetto economico. Parlare allora di «vocazione» sarebbe oggi qualcosa di avulso dal contesto generale...

Essendo al di là delle determinazioni di nome e forma, che costituiscono l’essenza e la sostanza della sua individualità, l'artifex si trova integrato con la sua volontà nel piano dell’opera dell’Artigiano divino; in questo caso, il mestiere, anziché limitarsi ad un’attività d’ordine esteriore, è oggetto di una vera e propria sublimazione...

La parola dharma, con la quale nella tradizione indù si esprime lo stesso concetto, e che se applicata ad un singolo essere diviene swadharma, ha infatti tra i suoi significati anche quello di «portare», «sostenere», «sopportare»: da ciò la necessità che ogni azione (karma), affinché possa essere rituale, sia conforme alla natura essenziale dell’essere che la compie.

La stessa cosa si può trovare in Massoneria: il concetto di «rettitudine» espresso simbolicamente dal filo a piombo, attraverso cui si indica all'Apprendista la direzione verso cui ordinare la propria volontà, lo si ritrova nella parola sanscrita rita, che, significando «ordine», «rettitudine», si ricollega al concetto di dharma...

Ora, alla luce di queste considerazioni, è evidente come la «glorificazione del lavoro», da sempre, abbia avuto un ruolo fondamentale per il compimento in «atto» della natura stessa dell’essere umano: quantomeno per coloro la cui natura è caratterizzata da una propensione all'azione.

Benché oggi giorno sia sempre più diffusa l’illusione che un lavoro possa valere l’altro, in fondo nulla cambia riguardo al fatto che i mestieri, in origine, possedessero un carattere veramente rituale, e che ogni iniziato...

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